GIORGIO CIAM - Percorsi di ricerca

 

Reggio Emilia

 

7 maggio -  giugno 2011

 

a cura di Elena Re - ARCHIVIO GIORGIO CIAM

 

La Galleria VV8 di Reggio Emilia, in collaborazione con l’Archivio Giorgio Ciam, inaugura sabato 7 maggio 2011 la mostra personale GIORGIO CIAM - Percorsi di ricerca, a cura di Elena Re.

La mostra fa parte del circuito off di Fotografia Europea e, in linea con i contenuti dell’edizione di quest’anno, focalizza un’esperienza legata all’utilizzo della fotografia come strumento di riflessione sull’identità.

L’idea curatoriale di questa mostra personale è infatti quella di mettere in luce alcuni momenti essenziali del percorso di Giorgio Ciam, artista italiano che mediante la fotografia ha analizzato nel profondo la propria dimensione esistenziale. Attraverso una selezione di opere realizzata direttamente nell’Archivio Giorgio Ciam, la mostra intende dunque presentare la ricerca espressiva di un autore che nella stagione culturale degli anni ’70 ha fatto parte della vicenda internazionale della Body Art e che negli anni ’80 e ’90 ha continuato a sperimentare mediante l’utilizzo del mezzo fotografico, perseguendo la ricerca della propria identità con esiti di grande attualità e anticipazione.

Lavorando nell’ambito del Comportamento, Giorgio Ciam si è focalizzato sul proprio corpo, sul volto. La sua è un’identità continuamente scandagliata, rielaborata. E ponendo se stesso di fronte all’obiettivo fotografico, Ciam mette in scena una particolare situazione: una performance senza spettatori. Perché il rapporto con il suo pubblico egli di fatto arriva a ipotizzarlo proprio attraverso l’opera fotografica. Così, avvalendosi del fotomontaggio o dell’intervento pittorico sulla fotografia, Ciam può trasformarsi, “essere un altro”. Come pure, attraverso il mosso fotografico, può ricercare se stesso senza mai trovarsi pienamente. E procedendo, mediante la proiezione e la stratificazione di più immagini all’interno della stessa fotografia oppure mediante il ritaglio, la cancellazione, il collage di più frammenti, egli può vedere e rivedere se stesso, formulando attraverso l’opera il racconto di sé, della sua interiorità. Nel lavoro di Giorgio Ciam è possibile trovare una complessità di contenuti proprio perché ciò che l’autore ha affidato al suo pubblico grazie alla fotografia è una sorta di documento scritto della propria autoanalisi.

 

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"CIRCUITO OFF" a cura di Galleria VV8